mercoledì 19 gennaio 2022

     Ciao a tutti,

sono passati ormai molti mesi da quando, con una certa regolarità, usavo questo sito per dare informazioni e notizie del mondo dei trasporti a noi più vicino.

    Torno oggi a informarvi sulla situazione sul trasporto pubblico locale della nostra regione e della nostra provincia.

    

lunedì 2 aprile 2018


IL FLOP DI SANGRITANA SPA È SOLO L’EPILOGO DI UNA GESTIONE REGIONALE FALLIMENTARE NEL SETTORE DEI TRASPORTI
Riteniamo che ci sia ancora tempo per affrontare le urgenze e per rivisitare alcune decisioni sbagliate, ma occorre immediatamente individuare una nuova figura Istituzionale che assicuri stabilmente e con autorevolezza la guida del settore dei trasporti fino alla fine della legislatura Il Comitato Direttivo della Filt Cgil Abruzzo, riunitosi qualche giorno fa a Pescara, ha confermato all’unanimità una valutazione alquanto negativa sull’azione esercitata nel corso di questi ultimi anni dal Governo Regionale sull’intero settore dei trasporti e, in modo particolare, sui provvedimenti indirizzati alla mobilità delle aree interne e che hanno paradossalmente reso ancora più evidenti quella condizione di squilibrio e quella profonda discrasia con la restante territorialità regionale. UNA REGIONE ANOMALA CHE NON HA PREVISTO L’ASSESSORATO AI TRASPORTI - Non a caso la Filt Cgil Abruzzo aveva già espresso le proprie perplessità sin dall’insediamento dell’attuale governo regionale, coinciso con la scelta, a nostro avviso inopportuna (oltre che anomala nella storia della nostra Istituzione regionale), di non prevedere e quindi di privarsi di uno specifico assessorato dei trasporti in grado di governare e gestire un settore strategico ed essenziale per i cittadini e che rappresenta, è bene ricordarlo, la seconda voce di spesa del bilancio dell’Ente. Un’assenza ancora più marcata se consideriamo il grave gap infrastrutturale e di investimenti che ci caratterizza in negativo rispetto al resto del paese e che ha determinato negli anni una bassa qualità dei servizi di trasporto, elevati ed inaccettabili tempi di percorrenza nel settore ferroviario e tariffe insopportabili per l’utenza e per i pendolari che utilizzano le tratte autostradali A24 e A25 di collegamento con Roma e alle quali peraltro non riusciamo nemmeno ad assicurare quegli interventi di messa in sicurezza delle relative infrastrutture assolutamente indispensabili anche in relazione agli effetti delle scosse sismiche 2009 e 2016 e che, a quanto pare, non sembrano esaurirsi.
I PESANTI E GROSSOLANI ERRORI COMMESSI DAL GOVERNO REGIONALE - In questi anni il governo regionale, pur potendo contare sulla piena disponibilità delle parti sociali per l’attuazione di quelle importanti riforme in un settore che scontava e che sconta ancora enormi ritardi, ha commesso pesanti e grossolani errori conseguenti ad un atteggiamento molto spesso arrogante e presuntuoso come quello di aver sottovalutato alcune preoccupanti sentenze della magistratura contabile e alcune evoluzioni normative che hanno interessato soprattutto il settore del trasporto pubblico locale. Tra gli errori principali, si segnala senza dubbio la responsabilità di aver impoverito l’intero settore, producendo una drastica riduzione di risorse destinate al Fondo Unico regionale del trasporto pubblico locale passato da € 187.035.250,14 (dato 2014) a € 177.376.592,55 (dato 2018), decurtando mediamente quasi 11 milioni di euro l'anno. NESSUN PROGETTO PER INCENTIVARE IL TRASPORTO COLLETTIVO - Al tempo stesso sono mancate da parte della Regione quella progettualità e quelle misure straordinarie da concordare e assumere insieme agli enti locali per incentivare l’utilizzo del trasporto collettivo, per aumentare il numero dei viaggiatori e per diminuire drasticamente il triste e progressivo fenomeno dell’evasione tariffaria che difficilmente potrà essere debellato soltanto con la nomina dell’ex questore Passamonti. In taluni casi, la Regione è sembrata paradossalmente procedere nel senso contrario come nel caso della Strada parco a Pescara dove è apparso alquanto evidente l’ostracismo adottato dal Presidente della Regione al punto da “mettere il bavaglio” anche al Presidente della Società regionale appaltante dell’opera.
IL MICIDIALE MIX DI ERRORI A RIDOSSO DELLE ELEZIONI: DA SANGRITANA SPA ALLA DECONTRIBUZIONE DEI SERVIZI MINIMI - Tuttavia il micidiale e concentrato mix di errori, si è materializzato proprio negli ultimi mesi, ovvero a ridosso di quelle elezioni politiche e di quel risultato elettorale che presumibilmente determinerà, la contestuale decadenza sia del Presidente della Giunta Regionale che del Consigliere regionale avente delega al settore dei trasporti. Lo scorso settembre infatti e ad appena due anni dalla nascita della Società Regionale dei trasporti Tua, è stata assunta la decisione di rivitalizzare Sangritana Spa, azienda con Sede a Lanciano di proprietà della stessa Tua, destinata originariamente alla liquidazione e quindi alla chiusura, ma improvvisamente tornata in auge per gestire tutti i servizi di trasporto a lunga percorrenza attualmente espletati da Tua tra i quali i collegamenti fuori regione verso Roma e verso Napoli. Un’operazione priva di ogni logica, adottata unicamente attraverso una Delibera di Giunta, contestata sin dal primo momento dalla Filt Cgil e dalla stessa Cgil Regionale sia perché non esiste alcuna norma ostativa che impedisca alla Società Tua di continuare ad espletare servizi cosiddetti commerciali, ma soprattutto perché la Società Sangritana Spa destinataria di detta missione, è in realtà un’azienda priva sia di personale dipendente che di mezzi di trasporto e che si regge con il solo Amministratore Unico, insomma, per intenderci, una di quelle società partecipate che avrebbe tutte le caratteristiche per essere immediatamente chiusa. Se a questa decisione già di per sé grave, aggiungiamo la decontribuzione di tratte interregionali che persistono nelle province di L’Aquila e Teramo e che costituisce un altro provvedimento assunto sempre tramite delibera di Giunta, bypassando quindi una legittima discussione e decisione in Consiglio Regionale proprio sul tema dei servizi minimi, è del tutto evidente e comprensibile che siano sopraggiunte quelle proteste e quell’indignazione dalle aree interne rispetto a quella che sembra a tutti gli effetti una privatizzazione mascherata e che avrà ripercussioni negative su servizi e tariffe.
INTANTO PER I 46 DIPENDENTI DELLA SOCIETA SISTEMA SI PROSPETTA UN LICENZIAMENTO COLLETTIVO - I 46 dipendenti che per conto di Tua e di altri vettori assicurano principalmente la distribuzione e la vendita dei titoli di viaggio su tutto il territorio regionale, hanno lanciato un disperato grido di allarme indirizzato a tutte le forze sindacali e alle Istituzioni rispetto alla concreta possibilità di vedere sfumare il proprio posto di lavoro. Su questa società già minata all’inizio della Legislatura regionale da un’operazione di privatizzazione che ha prodotti effetti deleteri per i lavoratori interessati, incombe infatti una sorte che potrebbe rilevarsi ancora più drammatica. La Filt Cgil Abruzzo, in definitiva, ritiene urgente ed indifferibile che la Regione Abruzzo si doti di una nuova figura Istituzionale che assicuri stabilmente e con autorevolezza la guida del settore dei trasporti fino a conclusione della legislatura in modo da poter rivisitare alcune decisioni a nostro avviso sbagliate e affrontare al tempo stesso le urgenze summenzionate a cominciare dalla drammatica vicenda del fallimento della Società Sistema e della sorte dei 46 dipendenti che ne fanno parte.
FILT CGIL ABRUZZO (Franco Rolandi)

sabato 18 novembre 2017


Data: 18/11/2017
Testata giornalistica: Il Centro
TUA: Posti in bilico, la protesta dei lavoratori. I timori dei dipendenti dopo l'affidamento di linee alla Sangritana. D'Alfonso rassicura: «Sono pronto a discuterne»


L'AQUILA Lavoratori di Tua, preoccupati di perdere posti lavoro, si sono riuniti per un sit-in spontaneo che non ha avuto ripercussioni sul servizio. È avvenuto ieri mattina quando circa 30 dipendenti di Tua (il gestore unico dei trasporti abruzzesi) dei circa 100 del deposito di Bazzano, mentre gli altri continuavano a coprire i turni obbligatori di servizio, si sono riuniti in una assemblea spontanea all'interno dell'azienda. Insieme ai lavoratori c'erano anche Domenico Fontana, segretario provinciale di Filt Cgil, e Carlo Albani, dello stesso sindacato. Nel corso della protesta, contattato da Rita Innocenzi della Cgil, è stato raggiunto al telefono anche il presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, che ha convocato una delegazione in un incontro a Pescara nel primo pomeriggio. Nel corso dell'incontro faccia a faccia, i lavoratori hanno potuto spiegare le ragioni delle loro preoccupazioni. E alle rimostranze di Claudio Sfarra, uno dei lavoratori con più anzianità di servizio, il presidente D'Alfonso ha risposto assicurando «la disponibilità a valutare nel merito il contenuto di quanto esposto e confermando il proseguire di una interlocuzione sul tema». In particolare, i lavoratori temono che, con il nuovo assetto ventilato per le aree interne, in cui alcune linee importanti verrebbero affidate alla Sangritana, l'azienda Tua possa perdere viaggiatori e quindi si trovi costretta a ridimensionare gli organici proprio del deposito aquilano. «Di certo non si può sostenere», spiega Rita Innocenzi, della Cgil, «come di recente ha fatto il presidente Tua, Tullio Tonelli, che i viaggiatori che potrebbero essere persi nelle aree interne sarebbe possibile recuperarli sulla costa. Si tratta infatti degli stessi luoghi dove vi sono già condizioni di accesso al trasporto pubblico locale migliori rispetto alle aree interne, come ad esempio il biglietto unico. Non è escluso che, in assenza di risposte, possano a breve ripetersi azioni di protesta spontanee.
Data: 18/11/2017
Testata giornalistica: News-town
Sit in degli autisti Tua nella sede dell'Aquila per protestare contro scorporo tratte interregionali


Gli autisti e dei lavoratori di Tua hanno dato vita, questa mattina, a un sit-in nella sala riunioni della sede di Bazzano, all'Aquila, per chiedere un confronto con le istituzioni regionali sulla riorganizzazione che, dal 1° gennaio, interesserà l'azienda.

"E' una riorganizzazione che impatterà in maniera significativa su questo territorio" denuncia Domenico Fontana, segretario provinciale della Filt Cgil " Siamo preoccupati sia per il mantenimento del servizio sia per l'impatto che la riorganizzazione avrà sui livelli occupazionali. I nostri appelli non sono stati ascoltati".

Il sit-in si è sciolto dopo che i lavoratori sono riusciti a strappare un appuntamento al presidente D'Alfonso.

La riforma del trasporto regionale voluta dalla giunta prevede di togliere la contribuzione pubblica alle tratte interregionali - che da servizi essenziali diventerebbero tratte commerciali soggette tutti gli effetti alle leggi di mercato - e di voler riassegnare queste ultime a Sangritana Spa, una società nata nel 2011 come propaggine della Fas (Ferrovia Adriatico Sangritana) divenuta ben presto una scatola vuota priva sia di mezzi che di dipendenti. Sangritana Spa avrebbe dovuto essere liquidata già da tempo ma ciò non è mai avvenuto.

Secondo i sindacati, e in particolare secondo la Cgil, se andasse in porto questa riforma, in una volta sola verrebbe inferto un colpo mortale a tutto il sistema del trasporto pubblico regionale, ai livelli occupazionali di Tua (il rischio è che si perdano 50 posti di lavoro nelle tratte interregionali interessate dal provvedimento) e ai cittadini, che vedrebbero ridursi il numero delle corse.

La tratta più colpita dal provvedimento, affermano il sindacato e i lavoratori, è quella L'Aquila-Roma, oggi frequentatissima da centinaia di pendolari.

La riorganizzazione, sempre secondo la Cgil, segnerebbe inoltre un deciso passo indietro sia rispetto all’accorpamento delle tre aziende di trasporto regionale (Gtm, Sangritana e Arpa) dalle quali è nata Tua sia rispetto alla riforma Madia, che ha imposto un taglio drastico alle società partecipate locali.

Per dire no alla riforma, lo scorso 15 settembre la Cgil aveva indetto anche uno sciopero regionale.

Data: 18/11/2017
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
L'Aquila: Sit-in lavoratori Tua, ''con corse a Sangritana 26 posti a rischio''. "Nessun politico aquilano ha speso una parola per evitare tutto questo. Noi lavoratori siamo sul piede di guerra, siamo esasperati, non lavoriamo più in tranquillità, siamo costretti a turni disumani, con autobus ormai vecchi"


L'AQUILA - Turni di lavoro esasperanti, 26 posti di lavoro a rischio, poca sicurezza degli autobus, ormai vecchi e fatiscenti, e il "furto" delle linee extraregionali da parte della Sangritana Spa: per dire "No" a tutto questo, i dipendenti del deposito dell'Aquila della Società unica abruzzese di trasporto (Tua) si sono ritrovati, questa mattina, per un sit-in spontaneo davanti alla sede di Bazzano.

Il motivo centrale della protesta risiede nella riorganizzazione del trasporto pubblico voluta dalla Regione, a cui i dipendenti si "opporranno con ogni mezzo", che prevede il passaggio del ramo commerciale, cioè trasporto merci e linee extraregionali, dalla Tua alla Sangritana Spa.

Uno dei problemi nasce proprio sulla tratta L'Aquila-Roma, nella quale attualmente lavorano 26 dipendenti aquilani e che, se passasse ad un'altra società, sarebbero "di troppo".

"Per effetto di questa riorganizzazione si avrebbe un eccesso di personale e i posti di lavoro di 26 dipendenti sarebbero a rischio", sottolinea il segretario provinciale Filt-Cgil, Domenico Fontana, che durante il sit-in ha ricevuto una chiamata da Pescara: "Il presidente della regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, è stato avvisato della manifestazione e dei motivi che hanno spinto i lavoratori ad organizzarla e oggi alle 15, ci riceverà insieme a una delegazione di autisti, per cercare di risolvere al meglio".

"Noi saremo al loro fianco per far valere i loro diritti - spiega Fontana - i diritti delle loro famiglie e di tutti gli utenti che ogni giorno viaggiano con Tua, a cui va garantito il servizio".

Non è la prima volta che i dipendenti del deposito aquilano portano all'attenzione delle istituzioni i problemi che si trovano ad affrontare ogni giorno, ma finora dicono di non aver ricevuto alcuna risposta vera e concreta.

"Nessun politico aquilano ha speso una parola per evitare tutto questo. Noi lavoratori siamo sul piede di guerra, siamo esasperati, non lavoriamo più in tranquillità, siamo costretti a turni disumani, con autobus ormai vecchi - spiega Claudio Sfarra dipendente della Tua - Oggi abbiamo garantito il servizio, per il rispetto che abbiamo verso i nostri utenti, ma se la questione non verrà risolta chiuderemo i cancelli e siamo pronti a farlo già domani".

Data: 18/11/2017
Testata giornalistica: LAQTV
Riforma del trasporto pubblico locale: i dipendenti aquilani di Tua sul piede di guerra per protestare contro scorporo tratte interregionali affidate a Sangritana Spa (Guarda il servizio)


Tua, D'Alfonso rassicura i lavoratori


Ci sarà una interlocuzione costante con i lavoratori aquilani di Tua, la società unica abruzzese dei trasporti. E' quanto ha promesso il governatore della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso in un incontro a Pescara nel quale ha ricevuto una delegazione di lavoratori, capeggiati dal portavoce Claudio Sfarra e al quale ha partecipato, tra gli altri, anche il segretario regionale Cgil con delega ai trasporti Rita Innocenzi. I lavoratori contestano la riorganizzazione del trasporto pubblico voluta dalla Regione che prevede il passaggio del ramo commerciale, vale a dire delle linee extraregionali, da Tua a Sangritana Spa. Per questo motivo hanno messo in atto una protesta pacifica per far conoscere le problematiche dei dipendenti ed evidenziare come questa riorganizzazione possa far traballare ben 26 posti di lavoro di personale che si occupa della tratta L'Aquila Roma. «E' importante che il presidente abbia rassicurato i lavoratori dice Rita Innocenzi di certo non è pensabile sostenere, come ha fatto la società Tua in talune occasioni, che la perdita del numero di viaggiatori che si realizzerà a seguito del trasferimento delle tratte verso Roma, possa essere recuperata da Tua incentivando il ricorso al trasporto pubblico locale sulla costa, ossia in quei luoghi in cui già esiste l'agevolazione del biglietto unico che non è invece presente nelle aree interne». La riorganizzazione per i sindacati potrebbe ridurre notevolmente i servizi per gli utenti aquilani. «Siamo convinti sostiene Domenico Fontana, segretario provinciale Filt Cgil Trasporti, che non saranno mantenute le stesse corse decidendo di non contribuire la relazione con Roma e dunque la preoccupazione è sia per il futuro occupazionale dei lavoratori che per la qualità dei servizi degli utenti aquilani di Tua ma non solo, anche per la sostenibilità economica della stessa Tua che dovrà rinunciare ad importanti ricavi determinati proprio dalla tratta L'Aquila Roma». I lavoratori finora hanno sempre garantito i servizi con grande senso di responsabilità ma, se non dovessero arrivare delle risposte concrete, non sono escluse altre forme di protesta che potrebbero toccare anche altri depositi di Tua.
CESSIONE DI RAMO DI AZIENDA: E' MANCATO ACCORDO. LA CGIL RIBADISCE IL PROPRIO NO AL PROGETTO DI TUA E DELLA REGIONE - Forti timori sulla tenuta economica/finanziaria della società regionale. Secondo il Presidente di Tua, i mancati introiti per 13,7 mln/€ (trasferiti a Sangritana Spa) saranno compensati dall'aumento dei viaggiatori ottenibile dall'estensione del biglietto unico sull'area metropolitana e dal passaggio dei mezzi pubblici sulla strada parco. Tonelli: «Ho avuto il via libera da Comune e Regione» - Preleva il verbale conclusivo di mancato accordo - I verbali del 31 agosto e del 7 settembre - Le ragioni del no (guarda il servizio)
Nello stesso istante in cui il Consigliere Regionale delegato ai trasporti Camillo D'Alessandro teneva la conferenza stampa in cui difendeva il progetto di riordino del trasporto locale e lanciava strali contro lo sciopero indetto dalla Cgil per il 15 settembre, si è consumato l'ultimo atto procedur..